Il paesaggio come luogo della democrazia

Sito del primo parlamento islandese

La responsabilità della Repubblica nella tutela del paesaggio è uno dei principi fondamentali della Costituzione italiana. Si può discutere in che misura paesaggio comprenda l’ambiente nell’accezione odierna, ma è certo che la nozione di paesaggio, più e meglio di ambiente, rinvia all’interazione fra la dimensione naturale e l’attività umana, sia nel senso che il paesaggio è il prodotto storico di quell’interazione, sia nel senso che è il luogo della vita umana, sociale e civile. Come tale va tutelato, essendo il luogo in cui, ma anche su cui, si esercitano il confronto e il controllo democratico.

Nella pratica però l’esercizio e l’efficacia della tutela lasciano molto a desiderare. Siamo tutti testimoni, da lungo tempo, del baratro che separa il principio costituzionale dalla realtà di degrado dello spazio che abitiamo. Il degrado interessa la qualità del paesaggio, urbano ed extra-urbano, il suo inquinamento con i conseguenti effetti nocivi sulla salute pubblica, il consumo indiscriminato del suolo, un modello di sviluppo intollerante dei ‘lacci e lacciuoli’ della tutela, una pianificazione urbanistica che ha attuato il saccheggio dei suoli favorito da una legislazione inefficace e supina agli interessi economici privati, l’erosione dello spazio rurale, l’abbandono delle aree interne.

Il periodo di fronte a noi, che sarà caratterizzato dalle decisioni sull’uso delle ingenti risorse del Recovery Fund, comporta opportunità di un’inversione di rotta ma anche notevoli rischi derivanti dall’enfasi sulla crescita economica a tutti i costi, che spesso in Italia si è tradotta in edilizia sconsiderata e progetti faraonici di ‘grandi opere’. In questo quadro sono fondamentali la vigilanza e la mobilitazione dei cittadini in quanto attori e non semplici spettatori della tutela prevista dalla Costituzione, per indirizzare questa fase verso una nuova qualità del nostro vivere civile a partire dai luoghi e dal paesaggio in cui abitiamo.

L’ANPI di Francoforte organizza un incontro online di riflessione sui temi evocati con il contributo di autorevoli relatori che affronteranno il tema del paesaggio, dell’abitare, del rapporto fra paesaggio e economia, e fra paesaggio, democrazia e azione civica.

L’incontro si terrà

Sabato 27 marzo 2021, ore 18:00

Interverranno:

Alessandra Algostino docente di Diritto costituzionale nell’Università di Torino, specialista dei diritti fondamentali, delle forme di partecipazione politica e dei rapporti fra diritto ed economia, autrice di Democrazia, rappresentanza, partecipazione. Il caso del movimento No Tav, Jovene (2011).

Piero Bevilacqua professore emerito presso l’università La Sapienza di Roma, storico, giornalista e scrittore, autore di Il cibo e la terra. Agricoltura, ambiente e salute negli scenari del nuovo millennio, Donzelli Editore (2018)

Giulia De Cunto e Francesco Pasta architetti e dottorandi, autori dell’articolo Non salvate le aree interne pubblicato su  www.lavoroculturale.org.


AGGIORNAMENTO 06.04.2021

La registrazione della conferenza è stata pubblicata.

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