Care Compagne e cari Compagni,
il 28 ottobre si avvicina e se da un lato per buona parte dell’Italia la memoria corre all’anniversario della marcia su Roma suscitando sentimenti di tristezza riguardo l’inizio di una tragedia, dall’altra risveglia nefaste passioni mai sopite che coinvolgono un piccolo comune romagnolo per il quale il 28 ottobre ricorre l’anniversario della propria liberazione dal nazifascismo.
Che poi quel paese sia Predappio, città natale di Mussolini, rende la cosa quasi surreale.
Ogni anno in date particolari (28 aprile, 28 ottobre e altri tristi anniversari neri) Predappio si riempie di marmaglia fascista , diventa teatro di celebrazioni aberranti e di discorsi che sono veri e propri insulti alla dignità umana (oltre che alla nostra Costituzione). In quelle
occasioni razzismo, fascismo, xenofobia, sessismo, violenza si materializzano a Predappio ma ora è assolutamente giunto il momento che le cose cambino.
Purtroppo le istituzioni locali da anni ignorano il problema e talvolta quasi pare che strizzino l’occhio a questo assurdo turismo nero, tant’è che quest’anno nemmeno l’Anpi è stata coinvolta nelle iniziative istituzionali del 28 ottobre. Infatti quando le nostre sezioni territoriali hanno iniziato a organizzare la seconda edizione di “Cantiamogliele” hanno scoperto che il teatro comunale, luogo utilizzato nel 2017, era già occupato da una iniziativa con di canti della Resistenza, organizzata da altri.
Insomma Predappio pare proprio una città tenuta in ostaggio dalla propria storia di città natale (ma anche tomba!) di colui che nel 1935 intraprese la guerra di Etiopia (ricordiamoci che per le ingenti spese che lo Stato italiano dovette affrontare per la campagna etiopica, il 18 dicembre 1935 venne indetta la giornata della fede – o dell’oro – giorno in cui tutti vennero invitati a donare la propria fede e altri ori personali!) macchiandosi di reati contro l’umanità (uso di gas all’iprite vietati dalla convenzione di Ginevra); nel 1938 promulgò le leggi razziali poi applicate con tremenda puntualità e dovizia dall’apparato burocratico fascista; nel 1940 entrò in guerra alleato di Hitler (guerra che produsse il triste numero di 55 milioni di morti); nel 1943 si macchiò di alto tradimento fondando lo stato fantoccio della Repubblica di Salò, strumento di morte nelle mani dei macellai che rispondono ai nomi di Hitler, Goebbels, Himmler, Goering, Eichmann e così via…
Cantiamogliele! è un’iniziativa nata lo scorso anno in un momento particolare dove i nostri obiettivi erano due: ristabilire e rappresentare, in questo territorio, i valori dell’antifascismo; portare l’attenzione nazionale sul discutibile progetto, palesemente revisionista per la sua acriticità nei confronti del fascismo e di Mussolini, di un centro studi (secondo noi un museo mascherato) all’interno della ex casa del fascio. Si è trattato di un raduno di cori provenienti da Romagna, Emilia e Toscana che nel pomeriggio del 28 ottobre 2017 hanno eseguito, in un Teatro Comunale gremito, canti legati alla Resistenza, al mondo del lavoro e di lotta con interventi dei sindaci di Marzabotto, Santarcangelo di Romagna e Predappio, dei presidenti delle A.N.P.I. di Forlì-Cesena e di Rimini e dell’allora vicepresidente nazionale dell’A.N.P.I. Alessandro Pollio Salimbeni.
La giornata si concluse con una splendida cena nella sede del circolo ARCI locale nella vecchia Casa del Popolo.
Come dicevamo quest’anno, nel non essere stati avveduti nel prenotare con mesi di anticipo il luogo, ci è precluso l’uso del Teatro e così saremo ospitati dal Circolo Arci all’interno del quale è presente un teatrino di tutto rispetto. Noi non ci rassegniamo e non ci fermiamo; vogliamo che a Predappio le celebrazioni della Liberazioni siano belle, coinvolgenti festose e aperte a tutti.
Per questo chiediamo il vostro aiuto: Non lasciamo Predappio da sola!
Aiutateci a diffondere l’iniziativa condividendola personalmente con i vostri amici e sui social, venite a Predappio il 28 ottobre
insieme renderemo questa giornata un momento speciale, una festa, un’ occasione sulla quale riflettere all’interno della quale ognuno di noi potrà diventare tramite e protagonista di una rinascita!
il link della pagina facebook dell’iniziativa.
ANPI comitato provinciale Rimini