Venti di guerra in Europa? No grazie!

ANPI Francoforte si unisce ai molti – organizzazioni e singole persone – che esprimono preoccupazione per l’escalation delle tensioni al confine tra Ucraina e Russia. In una situazione da anni deteriorata tra i due paesi – crisi di Crimea, guerriglia in Donbass dove di fatto i separatisti russi governano autonomamente, ingerenze di servizi segreti e hacker – si innescano aspetti legati a corposi interessi economici e geopolitici di USA, Europa e anche Cina.

Non è interesse di nessuno – certamente non dei cittadini europei –alimentare un’isteria militarista, col rischio che a una qualche arma scappi un colpo, anche involontario.

Quello che si legge sui giornali – concentramenti di truppe, manovre militari, rafforzamento degli arsenali – comporta rischi intrinseci di conflitto armato alla periferia dell’Europa.

Per questo chiediamo che la diplomazia (e il desiderio di pace delle popolazioni più esposte) prevalgano. Chiediamo che l’Unione Europea – Italia in testa – agisca su tutti i fronti per disinnescare ogni possibilità di conflitto, affinché cessino i venti di guerra che spirano tra Russia e Ucraina, per non rinfocolare un conflitto in Europa che credevamo e speravamo di non vedere più.

Ci associamo a quanto auspicato da ANPI Nazionale, che venga intrapresa “una seria offensiva diplomatica che affronti con oggettività ed equilibrio tutte le questioni aperte, salvaguardi gli interessi dei Paesi UE, che vincoli la NATO alla sua missione di autodifesa dei Paesi membri.

Il mondo è cambiato, eppure siamo nel pieno di una nuova guerra fredda mentre incombe il pericolo di una guerra guerreggiata. Solo svolgendo un ruolo autonomo e propositivo, l’Unione Europea potrà rafforzare il suo prestigio internazionale e il suo ruolo di ambasciatore di pace nel mondoIl delirio bellicista va sconfitto dalla forza tranquilla di Paesi e popoli che sanno che la guerra, oltre a lacrime, sangue e devastazioni, oggi porta solo alla sconfitta di tutti; basti pensare all’Iraq, alla Libia, all’Afghanistan”.

ANPI Francoforte
16 febbraio 2022

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