Pubblicazione conferenza “Dissenso, conflitto e repressione. Cosa fa male alla democrazia?”

Sabato 19 febbraio si è tenuto un incontro sul tema della repressione del dissenso. Solo nello scorso anno non sono stati pochi i casi concreti e significativi di repressione: le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nei confronti di Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir; la condanna esemplare di Mimmo Lucano; le violente reazioni alle rivendicazioni sindacali di operai e sindacalisti della Texprint di Prato, a cui si aggiungono le recentissime manganellate a studentesse e studenti scesi in piazza per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro, dopo la morte dello studente friulano Lorenzo Parelli. Sono esempi in cui si rispecchiano le vicende di molti altri che non giungono all’onore delle cronache.

Con questo incontro pubblico abbiamo voluto approfondire strategie e forme della reazione repressiva contro il dissenso e il conflitto sociale, e il danno che procurano alla democrazia e alle libertà costituzionali. Per farlo ci siamo rivolti a due esperti che, da prospettive diverse, hanno studiato le dinamiche di questi fenomeni. Sono intervenuti:

Xenia Chiaramonte , giurista e sociologa del diritto. Addottorata all‘Università degli Studi di Milano, ha svolto attività di ricerca e didattica in Italia e all’estero. Attualmente è ricercatrice dell’ICI Berlin Institute For Cultural Inquiry. Ha rivolto l’attenzione all’incontro/scontro tra movimenti sociali e diritto, per esempio nella sua monografia Governare il conflitto. La criminalizzazione del movimento No Tav (2019), e nel volume collettaneo curato insieme a Luca Alteri e Alessandro Senaldi Politica e violenza. Teorie e pratiche del conflitto sociale (2021). Più recentemente si dedica a temi di ecologia giuridica.

Claudio Novaro, avvocato a Torino. Difensore legale di numerosi e conosciuti protagonisti delle lotte sociali degli ultimi anni, come gli attivisti del movimento NO TAV o Eddi Marcucci, attualmente in regime di sorveglianza speciale in seguito alla sua partecipazione alla YPJ in Siria. Oltre a ciò, attraverso interventi a conferenze e la redazione di articoli, come quelli pubblicati sul sito volerelaluna.it, offre – a un pubblico più vasto di quello delle aule di tribunale – argomentazioni vive e informate ricostruzioni relative a movimenti e repressione.

L’incontro prevedeva anche la testimonianza di Alessio Bellini, studente attivista di Torino, che però non ha potuto partecipare perché proprio quel pomeriggio, nel corso di una manifestazione studentesca a Milano cui stava prendendo parte, è stato trattenuto per diverse ore dalle forze dell’ordine. Abbiamo voluto comunque, a posteriori, raccogliere la sua testimonianza che pubblichiamo in coda alla video-registrazione delle relazioni di Xenia Chiaramonte e Claudio Novaro.

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