Una bella celebrazione alla Regebogenfabrik…ci prepariamo per il 2022! / Ein tolles Fest in der Regebogenfabrik…wir machen uns auf das Jahr 2022 gefasst!

Il 25 Aprile 2019 la Regenbogenfabrik ha ospitato la prima celebrazione berlinese della Festa della Liberazione d’Italia. 74 anni prima, dopo che già molte città italiane del nord (Milano, Bologna, Genova,Torino,etc) erano state liberate, il Comitato di Liberazione Nazionale rifiutava ogni trattativa con i nazisti ed i fascisti, intimando all’esercito tedesco la resa incondizionata. L’Italia, grazie alla lotta unitaria degli antifascisti, sostenuta dalla popolazione, e degli eserciti alleati, era finalmente libera. Grazie alla lotta partigiana, si riuscirà a vincere il referendum nazionale per la instaurazione della Repubblica Italiana e si scriverà la Carta Costituzionale.

Per ricordare e festeggiare quel momento fondamentale della storia italiana ed europea, l’ANPI Berlino Brandeburgo e il VVN BdN Berlin hanno organizzato, con la disponibilità dei compagni della Regenbogenfabrik un incontro aperto al quale hanno partecipato circa 250 persone. La cucina della Regenbogenfabrik ha operato a pieno ritmo sfornando oltre 200 piatti di pasta al forno e di spaghetti aglio e olio, e vino italiano bianco e rosso per non farci mancare niente. Ma la resistenza non riposa mai e non può vivere senza solidarietà. La giornata di festa, trascorsa in piacevole compagnia di italiani e tedeschi e non solo, tra canti, ricordi e musiche diverse, era finalizzata a sostenere i resistenti moderni, che combattono per una società libera ed uguale. Tutto il ricavato è andato al sostegno dei progetti che Mimmo Lucano ha promosso nel comune di Riace per favorire l’integrazione vera dei migranti. La proposta è stata accolta benissimo e il risultato economico è stato sorprendente, al punto che la sala cinematografica della Regenbogenfabrik era strapiena quando si è proiettato il film „un paese di Calabria“.

Il Covid ci ha impedito di tornare a ricordare questa bella giornata, ma…prepariamoci per il 2022.

Grazie al socio Franco di Giangirolamo per il testo e le foto

Am 25. April 2019 fand in der Regenbogenfabrik die erste Berliner Feier zum Tag der Befreiung Italiens statt. 74 Jahre zuvor, nachdem viele norditalienische Städte (Mailand, Bologna, Genua, Turin usw.) bereits befreit worden waren, weigerte sich das Nationale Befreiungskomitee mit den Nazis und Faschisten zu verhandeln, und befahl der deutschen Armee, sich bedingungslos zu ergeben. Dank des vereinten Kampfes der Antifaschisten und der alliierten Armeen die von der Bevölkerung unterstützt wurden, war Italien endlich frei. Dank des Partisanenkampfes wurde das nationale Referendum zur Gründung der italienischen Republik gewonnen und die Verfassung verfasst.

Um an diesen grundlegenden Moment in der italienischen und internationalen Geschichte zu erinnern und ihn zu feiern, organisierten die ANPI Berlin Brandenburg und die VVN BdN Berlin mit Unterstützung der Genossen der Regenbogenfabrik ein offenes Treffen, an dem etwa 250 Personen teilnahmen. Die Küche der Regenbogenfabrik war voll ausgelastet und liefter über 200 Teller gekochte Pasta und Spaghetti aglio e olio, dazu italienische Rot- und Weißweine, damit es uns an nichts fehlte.

Aber der Widerstand ruht nie und kann nicht ohne Solidarität leben. Der festliche Tag, der in angenehmer Gesellschaft von Italienern, Deutschen und anderen verbracht wurde, inmitten von Liedern, Erinnerungen und unterschiedlicher Musik, diente der Unterstützung moderner Widerstandskämpfer, die für eine freie und gleichberechtigte Gesellschaft kämpfen. Der gesamte Erlös kam den Projekten zugute, die Mimmo Lucano in der Gemeinde Riace gefördert hat, um die Integration von Migranten zu unterstützen. Der Vorschlag wurde sehr gut aufgenommen, und das wirtschaftliche Ergebnis war so überraschend, dass das Kino der Regenbogenfabrik voll war, als der Film “un paese di Calabria” gezeigt wurde.

Covid hat uns daran gehindert, in dieser Art und Weise das Fest zu wiederholen, aber… machen wir uns auf das Jahr 2022 gefasst.

Dank an das Mitglied Franco di Giangirolamo für den Text und die Fotos

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